Marsciano è posto in pianura lungo la Media Valle del Tevere sulla sponda del fiume Nestore.
Il centro storico è il cuore della città con le sue viuzze e le antiche case le cui pietre testimoniano il suo lungo cammino nel tempo. In centro si possono ammirare ancora le torri e tratti delle mura castellane, alcune delle quali sono incorporate nelle abitazioni.  Informazioni storiche importanti sono la donazione del castello di Marsciano ai Conti Bulgarelli da parte dell’Imperatore Ottone II nel 975; la sommissione alla città di Perugia nel 1281 (con la breve dominazione di Braccio Fortebraccio fino al 1424), revocata da Paolo III Farnese nel 1531 che permise alla città di avere uno statuto comunale autonomo. Da allora Marsciano rimase sotto il dominio papale fino all’unità d’Italia proclamata nel 1860.

Del periodo successivo si possono ammirare alcuni edifìci in stile liberty e lo splendido palazzo Battaglia arricchito dalle decorazioni del pittore futurista Gerardo Dottori, autore del dipinto murale che rappresenta la Madonna col Bambino all’interno dell’edicola viaria oggetto di recente restauro e visibile in via XIV maggio. Oggi il territorio di Marsciano è considerato il territorio del Laterizio con un importante Museo diffuso la cui sede principale si trova proprio nel centro della città, Palazzo Pietromarchi (XIV sec.).

Per un visitatore dall’occhio allenato sarà interessante passeggiare per le vie del centro storico guidati dal filo rosso della terracotta, variamente utilizzata nelle architetture marscianesi antiche e moderne.

 

I piccoli borghi industriosi di Marsciano

Marsciano e il suo territorio rappresentano pienamente i tratti tipici del paesaggio umbro: fertili campagne e dolci colline disseminate di piccoli borghi dove il filo della storia si dipana con insolita continuità permettendo una variegata stratificazione di culture e stili. Il territorio, già abitato dall’età del bronzo e in epoca etrusca, conosce il massimo splendore a partire dal Medioevo, grazie alla sua posizione centrale rispetto alle potenti città di Perugia, Todi, Orvieto e in epoca rinascimentale come testimoniato dagli importanti affreschi che arricchiscono le chiese dei vari borghi. Piccoli musei a cielo aperto di tradizioni antiche, testimoni di operosità contadina.